30 set 2011

Patente italiana... questa "sconosciuta"

Molto semplice... iniziando a guardarmi intorno per allargare le mie frontiere dei viaggi mi si è posta nella testa una domandina: ma la mia patente sarà accettata ovunque?
Ovviamente sapevo già che la risposta sarebbe stata NO.
Tuttavia, visto che i miei prossimi obbiettivi sarebbero gli Stati Uniti d'America mi sono anche detto: "non ho mai sentito nessuno che abbia avuto problemi in merito... iniziamo a chiedere un po' a chi l'America l'ha gia' vista".
Così ho iniziato a volgere domande a destra e a manca, tra gli amici e i conoscenti che sono stati negli USA e hanno mosso i loro passi con l'ausilio di un auto.

Il risultato è che la stra-grande maggioranza degli intervistati è convinta che la nostra patente sia valida solo perchè nessuno ti dice nulla quando vai a noleggiare un auto.
Quasi convinto della cosa ho deciso tuttavia di fare un ultimo controllo e rivolgermi all'ACI e... sorpresa!! La patente italiana NON è valida negli Stati Uniti.


Come si può vedere anche andando a visitare il sito dell'ACI, nella sessione apposita, si scopre che, cito, "Si segnala che alcuni Paesi (ad esempio Stati Uniti) riconoscono validità unicamente alle patenti internazionali conformi al modello "Ginevra 1949".

Allora... come è possibile che tanta gente sia stata negli Stati Uniti e non abbia avuto riscontro di questa mancanza? Molto semplice... indagando ho scoperto che non gli interessa nulla a nessuno se hai una patente non valida ... a meno che... tu non commetta una infrazione o rimanga coinvolto in un incidente.
In quel caso allora SONO CASINI se vieni trovato con la sola patente italiana.

Per concludere, per evitare pesanti sanzioni e parecchie noie è OBBLIGATORIO munirsi di una PATENTE INTERNAZIONALE conforme al modello GINEVRA 1949 qualora si decida di utilizzare un auto negli USA.

La patente rilasciata ha validità 1 anno e per richiederla basta recarsi presso l'ufficio della Motorizzazione Civile con 2 fotografie, la propria patente italiana, un documento, 2 bollettini postali da 9 euro e 12,46 euro, e l'apposito modulo compilato. Sia il modulo che i bollettini possono essere ritirati presso gli stessi sportelli della Motorizzazione.

Tempi di consegna della nuova patente? Ve li farò sapere appena la riceverò :)

25 set 2011

Perchè cercare un hotel quando ci sono gli aeroporti?

Il problema "dove vado a dormire?" si è posto per la prima volta durante il mio secondo viaggio polacco... questa volta, a differenza del primo viaggio (un diretto Milano-Varsavia) ho deciso di approfittare del vicino areoporto di Pisa e dei voli low-cost Ryanair.
Spinto da Luca a fare scalo a Londra per poi puntare su Danzica, mi sono dovuto scontrare con gli orari non proprio comodi dei voli low-cost. Arrivo a Londra all'una di notte, partenza per Danzica la mattina successiva.
Cosa fare? Andare a cercare un hotel nei pressi dell'areoporto per dormire poche ore? Che senso avrebbe avuto? In fin dei conti ero o no in vacanza? E allora anche se per una notte fossi stato sveglio che problema c'era!!!!

Non ero molto ottimistico sul fatto che si potesse dormire in un areoporto ma... pazienza! Tentar non nuoce, non ero certo il primo a trovarmi in una situazione simile... in fin dei conti anche se la cosa mi preoccupava un pochino dentro di me ero solleticato dall'idea.

Arrivato a Londra con mio immenso stupore ho avuto una difficoltà inaspettata: trovare un posticino per terra per potermi sdraiare! Non mi sarei mai aspettato di trovare così tanta gente nelle mie condizioni e, vedere ragazzi dormire, non solo sulle poltroncine, ma lungo i muri e persino sui nastri trasportatori dei check-in mi ha, a dir poco, sorpreso!

Non mi restava che fare come loro... trovare un luogo magari poco illuminato e abbastanza appartato per evitare che il via vai degli inservienti e delle guardie mi impedisse di dormire.
E così ho fatto.
Giacca in pelle come materasso e zaino come cuscino... ah sì, perchè dimentico un piccolo particolare: rigorosamente solo bagaglio a mano!

Sinceramente l'esperienza è stata estremamente positiva, ho dormito bene, la mattina successiva al risveglio ho potuto far colazione con calma e avviarmi al security check senza corse e senza dover affrontare file per poi potermi imbarcare per Danzica.
Senza considerare che i voli poi permettono di dormire moltoooo (se non fosse per gli annunci pubblicitari di Ryanair >( ).

A Danzica mi attendeva NERv e con lui ho girato la città dopo una seconda colazione :).



 Colori vivaci, quasi da villaggio di pescatori, ma con tutte le caratteristiche di una grande città: molti negozi, molta vita e soprattutto molte cose da vedere e visitare.
L'architettura è estremamente ricca e di sicuro il verde non manca... nemmeno nell'acqua. Sì, avete capito bene... anche l'acqua ha un insano colore verde a causa purtroppo delle numerose industrie che si sviluppano nel porto limitrofo. Direi unica nota negativa di un posto che per il resto mi ha stupito positivamente.



Dopo un giro panoramico lungo la foce del fiume su una "nave pirata" molto ben ricostruita, ci siamo buttati a visitare le spiagge prima di proseguire il nostro viaggio verso la città di residenza di NERv: Bydgoszsz (mi correggerà lui per la mia incapacità di scrivere questo nome... non lo imparerò mai!!)




I restanti giorni del mio viaggio sono trascorsi piacevolmente a casa sua con sua moglie e sua figlia, provando la cucina polacca (decisamente più pesante rispetto alla nostra e molto più, per così dire... dolce).
Giunto il momento del rientro il volo da Bydgoszsz presentava lo stesso problema del volo di andata... partenza la mattina dalla Polonia per giungere a Londra e, ritorno per Pisa o la sera stessa o la mattina successiva.
La mia scelta non poteva essere altrimenti: ritorno a Pisa programmato per la mattina successiva e approfittare della giornata piena che mi si presentava d'innanzi per fare una visitina alla città di Londra.
E qui la strategia del solo bagaglio a mano è stata fondamentale: arrivato a Londra sono potuto arrivare in centro e girarmi a piedi, in una splendida giornata calda di sole, gran parte del centro storico, a partire dal ponte di Londra fino al palazzo del parlamento, sede del Big Bag, passando per i quartieri del vecchio porto e il Millennium Bridge.





Infine, visto che la giornata non era ancora giunta al termine, passaggio davanti al palazzo della regina.

Giunta sera dovevo cercare un posto per dormire... ma non avevo dubbi a riguardo: arrivato in stazione prendo il treno per l'areoporto e, questa volta con lauto anticipo rispetto agli altri viaggiatori, mi sistemo su una poltroncina e mi accingo a passare la mia seconda notte in areoporto.

Tutto perfetto, tutto senza alcun tipo di intoppo... presa della corrente vicino alla poltroncina, cellulare sotto carica e via! Pronto la mattina dopo per arrivare fresco fresco a Pisa e recarmi in ufficio :).

Da questa prima vera esperienza di viaggio del ventaglio ho appreso una regola importante che mi accompagnerà in tutte le mie successive avventure:

PRIMA REGOLA... viaggiare leggeri con il solo bagaglio a mano! determinante per diversi motivi:
- perder il minor tempo possibile in areoporto sia alla partenza che all'arrivo
- poter girare liberi da ingombri fin dal primo minuto in cui si lascia l'areoporto
- non essere quindi obbligati a trovare un luogo ove depositare bagagli
- avere un cuscino comodo per dormire e non doversi preoccupare di tenere d'occhio una seconda valigia :)



22 set 2011

Un po' di storia: che origine hanno i viaggi del ventaglio

Devo essere sincero... non esiste una data precisa in cui si sia detto "ecco!! d'ora in poi i nostri viaggi saranno del ventaglio" però suppongo, se scavo un po' nella memoria, di poter far risalire ad un evento ben preciso che può incosciamente aver segnato sia la mia visione dei viaggi che quella di NERv :).
Questo evento galeotto lo farei risalire al giorno antecedenti le nozze di NERv tenutesi in Polonia. Io ed un altro nostro amico (ZiK) eravamo invitati assieme ad altri a raggiungerlo lassù e per fare ciò avremmo dovuto prendere l'aereo in partenza da Milano Malpensa verso le 11 del mattino e diretto a Varsavia.
Grazie alla puntualità di trenitalia, ad una coincidenza negativa di neve, traffico e guasti alla navetta
Shuttle per l'aeroporto, siamo giunti al gate 5 minuti dopo la sua chiusura... In poche parole, abbiamo dato buca a NERv per il giorno del suo matrimonio.

Questa cosa penso abbia segnato significativamente il mio modo di viaggiare... in particolar modo da quel momento ho deciso "basta con le valigie pesanti ed ingombranti, che obbligano a raggiungere l'aeroporto mille ore prima per far l'imbarco e il check-in".
Da quel momento i miei viaggi si sono alleggeriti, da quel momento mio unico supporto durante i viaggi è stato il mio zaino da 40 litri, contenente non più di 10 kg di vestiti e oggetti utili per ogni circostanza e ogni condizione meteo/climatica.
La stessa considerazione è nata spontaneamente anche nella mente di NERv e, da quel momento, ci siamo prodigati per rendere i nostri viaggi i più semplici possibili dal punto di vista logistico. Ecco quindi che abbiamo deciso di evitare troppe prenotazioni, troppe preoccupazioni... dormire in areoporto se non si ha voglia di cercare un hotel, o su una spiaggia... e che problema c'è? sono così confortevoli :)
e soprattutto... quanto si risparmia!!! Ecco quindi prediletta magari una cena tipica in qualche locale very cool piuttosto che una notte in un hotel impersonale... unica necessità della quale non possiam fare a meno... PRESE PER LA CORRENTE!!!! Capirete poi perchè :)

Come risparmiare sul passaporto

Disclaimer: non mi assumo responsabilità per il contenuto di questo articolo

A distanza di un anno dal rilascio del passaporto, qualore si intende recarsi all'estero in un Paese fuori dall'Europa e da Schengen, occorre apporre una marca da bollo da 40,29 € sul proprio passaporto.

La marca da bollo deve essere annullata dagli uffici autorizzati: polizia, frontiera, poste, registro, ACI.

La marca da bollo scade sempre nell'anniversario della data di rilascio del passaporto.
Esempio:  se il passaporto è stato rilasciato in data 5 giugno 2010 e la marca da bollo viene annullata il 10 luglio 2010, la marca da bollo scade comunque il 5 giugno 2011.

Occorre fare attenzione affinchè la marca da bollo copra tutto il periodo per cui si rimane all'estero. Ad esempio se si parte il 3 giugno 2011 e si torna il 7 giugno 2011 occorre apporre una marca da bollo per il periodo 5/6/2010 - 4/6/2011 e un'altra per il periodo 5/6/2011 4/6/2012.

Questo vale per esempio per i voli diretti dall'Italia verso un Paese non europeo, ad es. Italia -> USA.

Ma cosa succede se abbiamo uno scalo intermedio in Europa?

Una volta usciti dall'Italia il passaporto è valido anche senza marca da bollo.

Se si esce con la carta di identità dall'Italia, ovvero si presenta solo la carta di imbarco ad esempio per Parigi, non dovrebbero esserci problemi.

Una volta a Parigi, si potrà utilizzare tranquillamente il passaporto, con il disinteresse del poliziotto estero per la regolarità di questa tassa tutta italiana.

Ovviamente un discorso simile vale per il rientro.